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Cosa sono i Branded Environments?

L’espressione inglese Branded Environments sta ad indicare l’insieme di spazi pensati e allestiti con la precisa idea di estendere l’esperienza del marchio ad un livello fisico, coinvolgendo i sensi del cliente e utilizzando gli ambienti come strumenti per veicolare il messaggio di marketing.

 

Per alcuni, si tratta di utilizzare gli ambienti fisici di un negozio, di una sala meeting o del terminal di un aeroporto, come brand in 3-D, intendendoli come un mix di colori, forme, materiali e dimensioni che possono, e devono, comunicare il carattere distintivo di un’azienda (rif: HermanMiller “Three-Dimensional Branding”).
Esattamente come fa, in effetti, un logo aziendale.

 

L’importanza dei Branded Environments nel quadro del Marketing Esperienziale

Data questa definizione, risulta chiaro che stiamo parlando di un qualcosa di strettamente legato al concetto di marketing esperienziale, un approccio che pone al centro del successo di una strategia di vendita la corretta valorizzazione dell’esperienza di acquisto di un potenziale cliente (customer experience).

 

Da questa prospettiva, l’esperienza di acquisto di un cliente non inizia quando il commesso di un negozio gli rivolge la parola. Negli attimi precedenti, il cliente si guarda intorno, a livello anche solo inconscio ascolta il sonoro ambientale e percepisce il profumo diffuso.
Risulta chiaro come i suoi sensi siano già coinvolti e che si può e si deve sfruttare questo fattore per incanalare la customer experience verso binari di predisposizione all’acquisto.

 

Questo tipo di esperienza è tipico dei branded retail environments. Ambienti nei quali gli schermi led per Digital Signage sono usati per proiettare il cliente verso un’esperienza immersiva, coadiuvata da profumi ambientali riconoscibili (spesso prodotti dal brand stesso), diffusi all’interno del punto vendita.

L’espressione inglese Branded Environments sta ad indicare l’insieme di spazi pensati e allestiti con la precisa idea di estendere l’esperienza del marchio ad un livello fisico, coinvolgendo i sensi del cliente e utilizzando gli ambienti come strumenti per veicolare il messaggio di marketing.

 

Per alcuni, si tratta di utilizzare gli ambienti fisici di un negozio, di una sala meeting o del terminal di un aeroporto, come brand in 3-D, intendendoli come un mix di colori, forme, materiali e dimensioni che possono, e devono, comunicare il carattere distintivo di un’azienda (rif: HermanMiller “Three-Dimensional Branding”).
Esattamente come fa, in effetti, un logo aziendale.

 

L’importanza dei Branded Environments nel quadro del Marketing Esperienziale

Data questa definizione, risulta chiaro che stiamo parlando di un qualcosa di strettamente legato al concetto di marketing esperienziale, un approccio che pone al centro del successo di una strategia di vendita la corretta valorizzazione dell’esperienza di acquisto di un potenziale cliente (customer experience).

 

Da questa prospettiva, l’esperienza di acquisto di un cliente non inizia quando il commesso di un negozio gli rivolge la parola. Negli attimi precedenti, il cliente si guarda intorno, a livello anche solo inconscio ascolta il sonoro ambientale e percepisce il profumo diffuso.
Risulta chiaro come i suoi sensi siano già coinvolti e che si può e si deve sfruttare questo fattore per incanalare la customer experience verso binari di predisposizione all’acquisto.

 

Questo tipo di esperienza è tipico dei branded retail environments. Ambienti nei quali gli schermi led per Digital Signage sono usati per proiettare il cliente verso un’esperienza immersiva, coadiuvata da profumi ambientali riconoscibili (spesso prodotti dal brand stesso), diffusi all’interno del punto vendita.

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