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Dietro le quinte della realizzazione di SPAZIO, lo showroom di Wave&Co

Ci siamo, finalmente apre le porte al pubblico SPAZIO, lo showroom di Wave&Co.



Le ultime quattro settimane sono state incredibilmente piene per noi; dopo un periodo di grandi discussioni, infiniti brainstorming, finalmente è arrivato il momento di tracciare una linea, mettere da parte gli ultimi dubbi e immergersi completamente della fase realizzativa dello showroom.



Durante questo periodo c’è stato un andirivieni continuo di progettisti, architetti, designers, tecnici ed artigiani tecnologici che si sono buttati a capofitto nel lavoro, tra cavi, schermi led, progetti e oggetti di design, per rendere SPAZIO finalmente realtà, una realtà di quelle bellissime che si possono solo sognare.
Presto pubblicheremo le immagini e i video dell’aspetto finale di tanto sforzo, per quanti non riusciranno nel breve a fare un salto dal vivo nel nostro showroom.



In questo momento, però, ci preme rendervi partecipi della genesi dello showroom, farvi intendere le motivazioni che ci hanno spinto a fare questo passo, dare un volto alle persone e alle aziende che hanno collaborato per rendere tutto ciò possibile.
Soprattutto ci piace l’idea di parlarvi di quelle che sono le grandi potenzialità di SPAZIO.

 


Come nasce SPAZIO?

L’idea di SPAZIO è sempre stata presente nella visione di Manuel Maccioni, A.D. di Wave&Co, per poi prendere vita circa un anno fa, quando abbiamo cominciato a sentire l’esigenza di avere una nuova casa per poter presentare ad un pubblico più ampio il nostro lavoro.
Ci è subito piaciuta l’idea di posizionare SPAZIO a Milano, una città cui noi siamo molto legati.
Milano è una città in grande crescita di popolarità, sempre più persone la scelgono per viverci e sempre più aziende internazionali vedono in essa il posto perfetto per il proprio headquarter.



In un certo senso, Wave&Co rivede sé stessa in Milano.
Anni di duro lavoro ci hanno portato ad essere un fornitore di tecnologia in grande ascesa, anche in uno scenario non italiano.



Quando, poi, siamo tutti stati costretti a fare i conti con la pandemia di Covid-19 e tutte le restrizioni e difficoltà che ne sono derivate, è iniziato un momento di riflessione, piuttosto lungo a dire il vero, in cui abbiamo naturalmente rivolto il nostro pensiero a cercare di tenere la nostra barca in navigazione.



Sarebbe stato logico mettere il progetto in soffitta e aspettare tempi migliori per rispolverarlo.
Però noi siamo Wave&Co, noi non ci fermiamo di fronte alle difficoltà, tutt’altro. Le difficoltà ci stimolano a lavorare di più, più intensamente e diversamente, quando possibile.
Ecco, quindi, che abbiamo deciso di proseguire con il progetto dello showroom, rendendolo un progetto unico, innovativo, diverso.
E, più di ogni altra cosa, abbiamo deciso che SPAZIO non sarebbe stato più solo uno showroom.

Manuel Maccioni, A.D. di Wave&Co, all’interno di SPAZIO

 

 

La duplice natura di SPAZIO, lo showroom di Wave&Co per tutti

In un periodo in cui, infatti, tutti abbiamo fatto i conti con una forza di cambiamento della società senza precedenti, abbiamo capito che SPAZIO dovesse essere non solo la casa di Wave&Co, ma piuttosto la casa di chiunque pensi in grande.
Avevamo in mente di creare un luogo altamente tecnologico che chiunque avesse un progetto visionario, futurista e inimmaginabile da realizzare, potesse chiamare casa.

 

SPAZIO è anzitutto il luogo dove Wave&Co mostra al pubblico e ai clienti i suoi prodotti migliori, schermi led trasparenti, curvi, con risoluzioni e pixel pitch pazzeschi.

 

Concepito per poter essere personalizzato in toto e diventare l’ambiente perfetto per aziende e imprenditori che vogliano realizzare il proprio showroom temporaneo e virtuale, brand di moda che vogliano fare un passo verso la digitalizzazione ed organizzare fashion show “ibridi” o totalmente digitali, aziende che, con la crisi del retail, vogliano provare a dare una forma diversa e innovativa alla customer experience dei propri clienti.

 


Il progetto di SPAZIO, intervista ad Alessandro Bolla

La nuova concezione di SPAZIO è di Manuel Maccioni, testa e cuore di Wave&Co, che per rendere realtà questa sua visione ha scelto di rivolgersi ad un professionista di grandissimo valore come Alessandro Bolla a cui abbiamo fatto qualche domanda per comprendere il suo punto di vista sulle caratteristiche principali di SPAZIO.

 

Il concept – l’esperienza multisensoriale ad alto contenuto tecnologico

“… Il fil rouge che ha guidato il concept è l’evidenziare l’alto contenuto tecnologico del prodotto che, attore incontrastato della scena, si confronta con un’architettura d’interni inizialmente hi-tech per poi fondersi nelle forme organiche e naturali stilizzate che accompagnano lo spettatore; foglie, fiocchi di neve, il verde… Tutto declinato in un’onda, “Wave” che con dinamismo guida l’ospite in un’esperienza multisensoriale.”

Tecnici all’interno di SPAZIO, durante l’allestimento

 

 

SPAZIO – la polifunzionalità delle ambientazioni proposte

“Ho immaginato lo spazio come un contenitore vuoto, e nella “solitudine” dell’open-space, con Manuel, abbiamo giocato ad articolare gli spazi per fornire ambientazioni polifunzionali, senza perdere d’occhio l’esaltazione dei contenuti e delle tecniche.
Gli spazi si articolano intorno ad un’ampia piazza principale dalle qualità acustiche significative, dove è possibile accogliere e soddisfare le più disparate esigenze. Attorno a questa piazza ruotano poi ambientazioni che in poche mosse si adattano alle richieste di riservatezza dei clienti, senza mai rinunciare alle tecniche e a contenuti, dove tutto può vestire i colori e il brand del cliente”

 


L’effetto WOW dell’esperienza immersiva

“Francamente, le tecnologie pensate e presenti in questo Spazio sono un’eccellenza difficilmente riscontrabili, tutte insieme, in altri contesti.
L’effetto Wow ne deriva come conseguenza quasi scontata: le tecniche video, audio e olfattive sono la garanzia dell’effetto emozionale che lo Spazio Wave&Co può dare. L’architettura, il design d’interni e i significati che abbiamo voluto tradurre in questo spazio devono solo guidare verso un effetto finale che una lunga fase compositiva e allestitiva ha garantito. Fin dai primi passi si entra in un macrocosmo di emozioni e sensazioni nella raffinatezza degli spazi di Superstudio che un imprenditore controcorrente ha voluto immaginare rivolti alle nuove esigenze di comunicazione di grandi brand.”



Per concludere come piace a noi, un ringraziamento speciale va a Manuel e a tutti coloro che hanno creduto in questo progetto, gli hanno dedicato tempo energie e professionalità.

Vi aspettiamo in SPAZIO dove la rivoluzione tecnologica prende forma: perché questo è solo l’inizio.

Stai cercando una soluzione #beyondimaginable?